Smascherare in etichetta l’inganno dell’aggiunta di zucchero al vino che l’Unione Europea consente ai Paesi del centro e nord Europa.
E’ quanto chiede Roberto Moncalvo presidente della Coldiretti che raggruppa il maggior numero di viticoltori nell’Unione Europea in riferimento alla proposta di nuova etichetta del vino al vaglio del Commissario Ue alla Salute al Commissario UE alla Salute Vytenis Andriukaitis.
Occorre – sottolinea Moncalvo – cogliere l’occasione della revisione delle norme in materia di indicazione in etichetta delle dichiarazioni nutrizionali e degli ingredienti per consentire finalmente ai consumatori di sapere se il vino che bevono è stato ottenuto o meno con l’aggiunta di zucchero. Un trucco di cantina – spiega la Coldiretti – permesso nell’Unione Europea ma vietato in Italia Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro e di alcune aree della Francia che rappresentano pero’ circa l’80% della produzione comunitaria. La mancanza di trasparenza – continua la Coldiretti – è un danno per i consumatori ma anche per i produttori mediterranei che subiscono una concorrenza sleale. In Italia – conclude la Coldiretti – lo zuccheraggio del vino è stato vietato per la prima volta da una precisa norma statale (art.76 del D.P.R. n. 162 del 12 febbraio 1965:) che considera questa pratica al pari di una sofisticazione.
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