“La nuova Politica Agricola Comune (PAC) può essere, innanzitutto, un’occasione per quelle realtà che già oggi sono state in grado di costruire strumenti di gestione efficaci, riuscendo a contenere la mole di burocrazia europea che ne è derivata“.
Commenta così Angelo Ciocca, europarlamentare della Lega e membro della Commissione Agricoltura, la prima comunicazione sulla PAC della Commissione europea che è oggetto in questi giorni di un primo parere da parte della Commissione agricola del Parlamento Europeo.
“La sussidiarietà che la Commissione prevede per gli Stati membri deve essere effettiva e deve poter permettere ai diversi territori di percorrere gli obbiettivi europei con progetti diversi, a livello regionale e macro-regionale, specifici per le diverse realtà dell’UE, a iniziare da quelli di tutela ambientale che, ad esempio, al Nord potremmo rivolgere anche alla gestione della risorsa idrica e al contrasto dei fenomeni del dissesto; solo così potremo avere una PAC più utile e, possibilmente, più snella, gestita a livello locale” prosegue l’eurodeputato.
“Anche se la proposta legislativa sulla PAC da parte della Commissione arriverà solo a fine maggio prossimo, coglieremo questa prima occasione per sottolineare quanto l’attenzione agli Stati membri e alle Regioni non debba essere un modo, da parte dell’UE, per scaricare gli oneri di una gestione burocratica pesantissima sulle loro spalle, ma l’occasione per rispondere meglio alle esigenze dei diversi sistemi agricoli europei, pur nell’ottica di obbiettivi comuni “.
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