Il Recioto di Soave “Il Sigillo” 2009, della Cantina di Monteforte d’Alpone, si è aggiudicato – unico fra i vini veneti – il prestigioso “Oscar della Douja d’Or” 2013, assegnato annualmente dalla Camera di Commercio di Asti nell’ambito dell’omonimo concorso, giunto quest’anno alla sua quarantunesima edizione. I risultati della selezione sono stati noti lunedì 8 giugno durante la presentazione ufficiale, al quale ha presenziato anche il prof. Giorgio Calabrese, nella sua qualità di presidente nazionale Onav (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino).
250 assaggiatori Onav hanno preso in esame quasi 1000 campioni di vini Doc e Docg proposti da 367 cantine di tutta Italia. Dei campioni presentati 509 sono risultati vincitori e saranno in degustazione e vendita dal 6 al 15 settembre ad Asti, presso il Palazzo dell’Enofila.
“Si tratta di un risultato che ci dà particolare soddisfazione – evidenzia Gaetano Tobin, direttore generale di Cantina di Monteforte – dal momento che questo riconoscimento va a premiare un’eccellenza nell’eccellenza. Il Recioto infatti appartiene alla nostra più antica tradizione enologica tuttavia non sempre è di immediata comprensione e oggi, in seguito al mutamento delle abitudini alimentari, sono sempre più rari i momenti in cui si possa degustare”.
Il Recioto di Soave Il Sigillo nasce da uva garganega, vinificata in purezza e coltivata esclusivamente nella zona del Soave Classico. I grappoli più sani e maturi, raccolti a mano, vengono messi ad “appassire” fino a gennaio. Dopo la pigiatura il mosto viene messo a fermentare e maturare nelle barrique per circa 12 mesi. Il vino a questo punto viene imbottigliato e fatto maturare in bottiglia per ulteriori 12 mesi.
Alla vista presenta un colore giallo oro brillante, al naso presenta sentori di albicocca e di vaniglia, mentre in bocca risulta morbido e avvolgente, con rimandi alla mandorla amara in chiusura. E’ un vino ideale per il dessert, in particolare abbinato alla pasticceria secca. Risulta ottimo anche degustato con formaggi di media stagionatura, eventualmente abbinati a mieli e mostarde.
Massimo Paccagnella
Discussione
Non c'è ancora nessun commento.