Si è chiusa anche quest’anno con un discreto numero di presenze l’edizione 2013 di “Franciacortando”, l’appuntamento primaverile organizzato dalla e sulla Strada del Franciacorta, in programma da venerdì 31 maggio a domenica 2 giugno. Una manifestazione sì culturale e naturalistica, ma soprattutto enogastronomica che trova la sua espressione nella possibilità di valorizzare il prodotto più pregiato, il Franciacorta, facendo visita alle tante cantine e aziende agricole aderenti all’iniziativa.
Lungo le colline che circondano il lago d’Iseo, in territorio bresciano, si estende l’area di produzione della Franciacorta, che ha assunto negli ultimi vent’anni un’importanza sempre maggiore, tanto da fregiarsi del marchio DOCG e farsi riconoscere nel mondo per l’alta qualità raggiunta.
Filo conduttore di questa rassegna è la “strada“, un viaggio tra i sapori di un territorio che vuole preservare e diffondere l’idea di una perfetta interazione tra terra, paesaggio, clima, uomo e vino. Tutte le strutture partecipanti alla kermesse offrono al turista un mix tra visite guidate, degustazioni e microeventi, stuzzicanti menu a tema in ristoranti e agriturismo, passeggiate guidate a piedi, in bicicletta e a cavallo.
Nel percorso si incontrano enoteche e borghi storici della Franciacorta, fino ad arrivare alle cantine che rappresentano il cuore pulsante di questa zona, una delle più famose in Italia per la particolare vocazione spumantistica.
Vino&Stile, ha scelto di soffermarsi su una cantina in particolare, una piccola realtà nella zona della Franciacorta famosa anche per il suo vino rosso: Borgo la Gallinaccia. Situata nel comune di Rodengo-Saiano, questa cantina nata nel 2000 produce circa 20.000 bottiglie all’anno, seguendo direttamente tutti i passaggi del processo produttivo, dalla vendemmia alla commercializzazione dei prodotti.
Borgo la Gallinaccia propone al cliente Franciacorta Satèn più adatto al palato femminile, Franciacorta Brut, Franciacorta Pas Dosé e Rosé. Infine il vino rosso, chiamato “Colmo dei Colmi” perché, come racconta il produttore Matteo Gazziero: “Il colmo è che siamo arrivati sulla piazza per ultimi e abbiamo fatto il vino buono”. Sulle etichette applicate alle bottiglie di vino rosso non si dà nessun consiglio sugli abbinamenti con i cibi, né fredde temperature di servizio, ma vi è impresso “Abbiamo scelto di darvi poche informazioni perché preferiamo darvi sensazioni”.
E Paolo Gazziero, con il figlio Matteo, sono proprio riusciti a raggiungere questo obiettivo. La cantina si è infatti sviluppata solo da pochi anni, ma è già affermata in ambito nazionale ed estero.
AB
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