Vini veneti sul palcoscenico del Teatro La Fenice di Venezia, attraverso un film di 50 minuti che li descrive nei loro più profondi significati. E’ l’ultimo lavoro prodotto da Unione Consorzi Vini Veneti (U.vi.ve.) e diretto da Massimo Zanichelli, wine writer e docente di cinema. Un documentario d’autore che è stato presentato martedì 7 maggio a Venezia. All’incontro hanno partecipato oltre ai vinaioli, veri protagonisti del film, anche il Governatore della Regione Veneto Luca Zaia e l’assessore regionale al Turismo Marino Finozzi.
“Sinfonia tra cielo e terra. Un viaggio tra i vini del Veneto” è il racconto di quei prodotti che rappresentano la storia millenaria della Regione Veneto, legata a chi ha dedicato al vino la propria vita. Il percorso tocca i dieci principali territori del vino veneto, dal lago di Garda fino al Piave attraversando il cuore della Regione.
Si inizia il tour con il Lugana, vino bianco che nasce tra Lombardia e Veneto sul terreno argilloso della zona del Lago di Garda, per poi passare al Custoza, bianco lievemente fruttato delle colline moreniche, al Bardolino, rosso proveniente dalle sponde veronesi del Lago di Garda, fino ad arrivare al Valpolicella e all’Amarone, e ancora al Soave, bianco vulcanico prodotto dall’uva garganega. A questo punto del film un breve inciso che riguarda gli ultimi vini descritti, nella loro versione dolce: il Recioto rosso della Valpolicella e il Recioto bianco che proviene invece dalla zona di Soave.
Da ovest verso est, continua il viaggio di Zanichelli lungo il patrimonio viticolo ed enologico veneto. Avanzando verso le tappe successive, si giunge nel vicentino con lo spumante Lessini Durello, e sotto l’Altopiano di Asiago con il vino dolce Torcolato. Nel padovano si incontrano poi i rossi Bordolesi e il moscato giallo Fior d’Arancio. Infine, nella parte conclusiva del viaggio, ci si imbatte nei vigneti eroici del Conegliano Valdobbiadene Prosecco e nell’irruenza del Piave con il Raboso, vino rosso dal carattere forte e deciso.
Zanichelli filma la terra e il cielo, i volti e le voci dei produttori che incontra lungo il suo cammino: ne esce un racconto che si addentra nell’anima più autentica del vino veneto, tra storie familiari e scenari mozzafiato, tra vigneti a perdita d’occhio e uve autoctone, tra ville d’epoca e cantine storiche.
L’obiettivo del documentario è quello di promuovere in Italia e all’estero, il vino Veneto. “E’giusto valorizzare la nostra grande industria vitivinicola – ha ricordato Luca Zaia – che dà lavoro a 23 mila persone in Regione, considerato che attualmente sono ben 170 mila i disoccupati in Veneto.”
Hanno contribuito alla realizzazione del film le seguenti aziende: Villabella per il Bardolino, Fratelli Tedeschi per la Valpolicella, Gini per il Soave, Vignaioli Contrà Soarda per il Breganze, La Montecchia – Conte Emo Capodilista per i Colli Euganei, Bellenda per il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore e Cecchetto per il Piave; nonché i seguenti consorzi di tutela: Consorzio Tutela Lugana Doc, Consorzio Tutela Vino Custoza Doc, Consorzio Tutela Vino Lessini Durello.
AB
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