E’ in vendita “Pizzerie d’Italia 2014” del Gambero Rosso, la “Bibbia” della pizza secondo alcuni, anche se non mancano le critiche per alcune esclusioni “eccellenti” mal digerite. Ma si sa, la coperta è corta e chi resta fuori si lamenta: è comprensibile.
La guida di quest’anno è stata suddivisa in tre categorie: Pizza Napoletana, Pizza Italiana e Pizza Gourmet, con una classifica a parte per la pizza al taglio. I migliori di ciascuna categoria sono stati contrassegnati con tre spicchi (tre rotelle per la pizza al taglio), quelli subito dopo con due, poi con uno. I locali selezionati, disseminati lungo tutto lo stivale, sono stati oltre 400.
Se l’anno scorso ci fu un’indignata levata di scudi per la “sacrilega” – a dire dei napoletani – assegnazione della palma di miglior pizzeria d’Italia a un locale della provincia di Verona, quest’anno Napoli e la Campania la fanno da padroni: ben dieci tra le pizzerie che hanno ottenuto i “tre spicchi”, infatti, sono campane. Seguono il Lazio, con 4 locali, il Veneto con tre, il Piemonte, l’Emilia Romagna e la Toscana con due, Marche e Abruzzo con uno.
Menzioni speciali, inoltre, per Miglior Carta dei Vini (e delle birre), Miglior Ricetta e I Maestri dell’Impasto.
La guida ha 272 pagine e costa € 8.90. Già reperibile presso edicole, librerie e online.
Massimo Paccagnella
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