Definito “un vino di carattere”, il Ruché dell’azienda Montalbera di Castagnole Monferrato (AT) è una delle piacevoli sorprese incontrate al Vinitaly.
Prodotto in un territorio che comprende sette comuni del Monferrato, territorio del Piemonte famoso per la qualità dei suoi vini, il Ruché – DOC dal 1987 e DOCG dal 2010 – è un vino di eccezionale morbidezza, con un particolare aroma di rosa e viola e un gusto fruttato che richiama il sapore dell’albicocca. Tutte caratteristiche insolite in un rosso piemontese, che lo hanno portato a farsi amare soprattutto dal mondo femminile.
L’origine è oscura, l’ipotesi più accreditata lo fa derivare da antichi vitigni dall’Alta Savoia mentre il nome si pensa provenga da “San Rocco”. Una comunità di monaci devoti a questo santo, infatti, ne avrebbe verosimilmente introdotto la coltivazione in zona. Ma il legame di questo vitigno con i religiosi non finisce qui: dimenticato per un certo numero di anni e a rischio estinzione, è stato riscoperto degli anni ’70 dal parroco di Castagnole Monferrato, don Giacomo Cauda, che ne trovò dieci filari tra le proprietà della parrocchia e decise di valorizzarlo. “Ha un corpo perfetto – così lo descrisse – e un equilibrio di aromi, sapori e profumi unici. Degustato con moderazione libera lo spirito e apre la mente…”
Il Ruché è un vitigno a bacca rossa, con foglia medio-piccola, trilobata (più raramente pentalobata) di colore verde chiaro e glabra. Il grappolo ha forma cilindrico – piramidale, allungato, compatto. L’epoca di maturazione coincide con la fine di settembre – inizio di ottobre, anticipando notevolmente la maturazione rispetto ad altri vitigni tipici della zona. Pur con notevoli caratteristiche di adattabilità, predilige terreni calcareo-argillosi, ai quali deve un bouquet di particolare intensità e caratterizzazione.
La denominazione d’origine comprende i comuni di Castagnole Monferrato, Grana, Montemagno, Portacomaro, Refrancore, Scurzolengo e Viarigi, tutti nella provincia di Asti. Il disciplinare di produzione prevede il 90% di uve Ruché, mentre il restante 10% può comprendere anche uve Barbera o Brachetto.
Del Ruché azienda Montalbera fornisce tre interpretazioni: La Tradizione, Laccento e Limpronta, ciascuna con caratteristiche specifiche, frutto di una lunga sperimentazione. Proprio una di esse, Laccento, è stata recentemente vincitrice del Premio Miglior Vino Rosso Italiano all’ottava edizione della manifestazione SensofWine, svoltasi a Roma l dal 17 al 20 gennaio 2013.
Massimo Paccagnella
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