Domenica 28 maggio la più antica cantina dell’Oltrepò Pavese apre le porte a tutti i winelovers in occasione di “Cantine Aperte”, l’evento enogastronomico più importante d’Italia.
Tenuta Travaglino rinnova la sua partecipazione, entusiasmata dal successo delle precedenti edizioni.
Qui, coltivazione della vite, produzione, consumo, architettura e natura si fondono per offrire un’esperienza unica a tutti gli enonauti. L’enologo di Travaglino li conduce nel vivo della cultura enologica, per esaudire ogni curiosità e far ‘vivere’ i vini ad ogni sorso.
Degustazioni abbinate a prodotti del territorio selezionati per l’occasione e visite guidate della cantina alla scoperta degli angoli più antichi e ricchi di storia o delle recenti innovazioni tecnologiche, arricchiranno di fascino ogni momento, per conoscere a fondo come nascono i vini di un territorio unico e irripetibile.
400 ettari a corpo unico, di cui 80 vitati, un’imponente dimora dal fascino antico i cui muri risalgono al 1111. Una sapienza enologica che affonda le radici nel lontano 1868 con la consapevolezza e lo sguardo rivolto al futuro, testimoniata dalla recente collaborazione con Enosis Meraviglia, il centro di ricerche applicate al vino, creato da Donato Lanati. Tutto ciò crea un insieme di conoscenze capaci di dare ‘una scossa’ emotiva ai visitatori.
Protagonista indiscusso il Pinot Nero, un vitigno difficile che a Travaglino trova il suolo e le condizioni ottimali per regalare eccellenti rossi ma anche spumanti metodo classico di carattere e dalle straordinarie capacità di invecchiamento. Camaleontico per eccellenza, si trova in purezza rosso nel giovane Pernero e invece Riserva nel Poggio della Buttinera, metodo classico nel Cuvée 59, Monteceresino, Gran Cuvée e Vincenzo Comi e in bianco giovane e vivace nel Paiss.
I winelovers, possono inoltre scoprire il bouquet aromatico del Campo della Fojada, Riesling Renano le cui vigne hanno ormai quasi 50 anni ed emozionarsi con gli altri vini tipici dell’Oltrepò come il Barbera Campo dei Ciliegi e il Bonarda Moranda un pilastro del territorio.
Si è fatta sera, il tempo è passato in un attimo, ma l’esperienza rimarrà impressa nell’animo del visitatore.
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