Non è la prima volta che Papa Francesco fa riferimento al vino come termine di paragone positivo: “Il vino più è vecchio, più migliora” aveva detto riferendosi alle qualità della vecchiaia, mentre della comunicazione aveva detto che deve essere come “Olio profumato per il dolore e vino buono per l’allegria”. E proprio sul legame stretto tra vino e gioia è tornato recentemente commentando una parabola evangelica: “Ricordate il miracolo delle nozze di Cana? A un certo punto il vino viene a mancare e la festa sembra rovinata. Immaginatevi finire la festa bevendo tè … senza vino non c’è festa!”.
Del resto il Santo Padre – nato a Buenos Aires ma proveniente da una famiglia originaria di Portacomaro in provincia di Asti, terra di ottimo Grignolino – conosce bene la cultura, l’amore e i sacrifici che stanno dietro a un buon bicchiere di vino. Al punto che, in memoria del nonno che prima di emigrare faceva il vignaiolo, ha voluto inserire nello stemma pontificio un grappolo d’uva.
Massimo Paccagnella
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