
Il trend viene confermato anche dai dati divulgati dall’autorevole SymphonyIRI Group: a fronte di una diffusa flessione nei consumi delle bottiglie da 0,75 litri (-4%) il Soave cresce circa del 5% in valore.Segno più anche sul fronte di mercati tradizionali come Germania e Regno Unito dove il Soave viene stabilmente esportato per oltre il 50%.
La denominazione conferma ancor più il proprio DNA da export proponendo nel mese di settembre una serie di iniziative promozionali su due mercati emergenti come Giappone e Russia proprio a ridosso della vendemmia. La prima prevede un mese di attività promozionali per ben 13 aziende in oltre 60 ristoranti e wine bar tra i più trendy di Tokio, mentre la seconda riguarda un incoming di 12 importatori russi, un’occasione importante per far vivere il territorio del Soave da protagonisti proprio a ridosso di un appuntamento annuale significativo come la vendemmia.
“E’ un buon momento per il Soave – commenta il Presidente del Consorzio Arturo Stocchetti –. In un contesto economico non certo facile gli indicatori trasmettono grande fiducia a tutti i nostri produttori. Anche la situazione in vigna fa prevedere una vendemmia posticipata ma di grande qualità visto l’andamento stagionale particolarmente favorevole per i vini bianchi. Ci attendiamo circa 450.000 ettolitri di Soave in linea con le produzioni degli ultimi anni con un profilo organolettico di grande equilibrio. Ricordiamo inoltre che dal primo di gennaio 2014 tutte le tipologie della denominazione utilizzeranno la fascetta di Stato come strumento strategico per completare il processo di certificazione bottiglia per bottiglia.”
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