Fior d’Arancio Colli Euganei docg e Friularo di Bagnoli le due denominazioni che rappresentano l’eccellenza della produzione vitivinicola padovana, hanno svelato tutta la loro eccellenza dinanzi ad una nutrita presenza di giornalisti enogastonomici.
Il ristorante “La Cantina di Manuela” nel centro storico di una Milano sempre piu’ votata al “bere” vitivinicolo, ha ospitato l’iniziativa lanciata dalla Camera di Commercio di Padova, dal Consorzio Tutela Vini Colli Euganei e dal Consorzio Tutela Vini D.o.c.g. Bagnoli Friularo, volta a coinvolgeRE 13 enoteche nei capoluoghi di provincia della Lombardia con protagonisti il Fior d’Arancio Colli Euganei D.o.c.g. e il Friularo di Bagnoli D.o.c.g..
Le due Denominazioni d’Origine Controllata che da pochissimo si fregiano della G. di Garantita, si presentano in terra lombarda per impreziosire le tavole delle feste di gourmet e appassionati del buon bere. Piccoli territori che propongono autoctone gemme.
Particolare interesse ha riscosso il Fior d’Arancio Passito con il suo retrogusto, come segnalato con dovizia dal nostro corrispondente Antonio Gala, che ricorda il “brodo di giuggiole”… La giuggiola, infatti, è un frutto dai sapori lontani, (si dice che il Petrarca che soggiornava nei colli euganei ne era ghiotto) ad oggi ancora coltivato in alcuni paesini caratteristici dei colli euganei con cui si fanno prelibate marmellate e il caratteristico brodo . 
Ghiotte le proposte di assaggio in abbinamento ai vini del santo come il Maître Pâtissier D and G di Padova propone: per la D.o.c.g. Colli Euganei un panettone artigianale al Fior d’Arancio passito e per la D.o.c.g. Bagnoli delle Praline al Cru Mexico Friularo.
H.B.












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