Si penserebbe che la birra appartenesse a tradizioni nordiche, o comunque a una cultura diversa da quella italiana, dominata dal vino di cui siamo tra i maggiori e più qualificati produttori a livello mondiale. Invece, secondo il rapporto presentato da Assobirra al Vinitaly 2013, il consumo della bionda bevanda ha registrato un deciso incremento su tutto il territorio nazionale. Contemporaneamente si va sempre più affermando la passione per la birra prodotta artigianalmente, con la conseguente nascita di molti cosiddetti “micro-birrifici”, il cui numero ha in poco tempo raggiunto l’1% della produzione nazionale con circa 300mila ettolitri e il 2-3% del valore, stimato all’incirca in 60milioni di Euro (dati Assobirra).
In conseguenza di questo “trend” in continua crescita, nasce l’esigenza di un percorso formativo che prepari e qualifichi adeguatamente coloro che hanno deciso di intraprendere la professione di birraio, ancora poco presente nel nostro paese. Non è un caso che la Regione Veneto, sicuramente una delle più “enofile” ma anche tradizionalmente amante del buon bere, abbia realizzato tra le prime questo progetto, affidandosi all’esperienza e alla professionalità della Scuola di Ristorazione Dieffe di Spinea (VE), all’avanguardia nel campo della formazione professionale.
I primi quindici a potersi fregiare della qualifica di Birraio Artigiano hanno ricevuto il diploma lo scorso sabato 28 settembre presso la sede della scuola e sono: Ivan Pulina, Francesco Schwarzer, Dario Pedrini, Mauro Canuti, Franco Tessari, Alessandro Falcioni, Joannes Troni, Riccardo Tacchella, Franco Bressan, Stefano Bilato, Stefano Favretto, Paolo Favero, Annibale Mantovan, Terence Statua e Paolo Guadagno.
La qualifica acquisita dai neo-diplomati è riconosciuta a livello europeo (European Qualification Framework) e viene concessa dopo un corso teorico-pratico al quale possono partecipare non più di sedici persone per volta. Il numero chiuso si rende necessario per permettere ai docenti di seguire meglio gli allievi, data la complessità degli argomenti trattati.
Massimo Paccagnella
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