Con la Terza Edizione del Premio Gavi La Buona Italia, venerdì 19 maggio al Forte di Gavi, il Consorzio racconta e premia chi e come tra le realtà vitivinicole italiane fa bene al turismo del proprio territorio, attraverso la costruzione di una vera “filiera” virtuosa che mescola promozione, infrastrutture e servizi per fare vivere l’enogastronomia, l’arte, la cultura e ovviamente il vino.
Parliamo di oltre 300 realtà mappate in Italia, tra aziende, Consorzi o Associazioni che sono riusciti a modificare la geopolitica di un territorio intero e ridare vita ad un flusso turistico percepibile, capace di dare profitto e valorizzare territori anche molto piccoli.
ll Consorzio Tutela del Gavi e la Giuria del Premio Gavi hanno individuato le 20 realtà finaliste che meglio hanno saputo interpretare e adottare la formula di eccellenza Wine + Food + Arts x Tourism che definisce la Buona Italia.
Che cos’è la Buona Italia? Eccellenza, Inimitabilità, Creatività, Reciprocità e Fiducia sono i fattori che la caratterizzano e che contraddistinguono la natura delle relazioni tra soggetti, siano essi istituzioni, imprese e comunità locali su cui si fonda l’identità stessa di ciascun territorio; Arte e Cultura rafforzano l’appeal dei luoghi e l’attrattività turistica, che si traduce in accoglienza.
Questo è il ritratto dell’Italia descritto nel Rapporto Nazionale Wine + Food + Arts x Tourism, redatto con la collaborazione dell’Università dell’Insubria nella persona della Professoressa Roberta Pezzetti.
Il Workshop di assegnazione del Premio Gavi – che consegna per la terza volta questo importante riconoscimento, si svolge al Forte di Gavi venerdì mattina e apre un programma di incontri, convegni e degustazioni. Un evento diffuso che mette in scena la sinergia tra vino, cibo , arte, cultura e accoglienza dislocato nei due luoghi più significativi del territorio – il Forte Millenario e l’antica città romana di Libarna a Serravalle.
Antonio Gala
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