CANTINE

I primi dieci anni di Podere Monastero

La Pineta e Campanaio, con l’annata 2015, tagliano il traguardo delle dieci vendemmie

la-pineta-2015-ridQuando nel 2000 l’enologo Alessandro Cellai decise di produrre un grande Pinot Nero nel cuore della Toscana, terra vocata a grandi vini rossi ma estranea a uno dei vitigni più pregiati e difficili al mondo, l’idea sembrò a molti bizzarra, e solo l’esperienza, l’abnegazione e il talento riconosciuto dell’enologo senese impedirono di classificarla come folle se non addirittura impossibile.

Dopo una lunga ricerca, Cellai trovò a Castellina in Chianti, a 500 metri di altitudine, tra le dolci colline del Chianti senese, i terreni più adatti per piantare i cloni e i porta innesti da lui personalmente selezionati tra i più prestigiosi vivaisti della Francia. Seguì uno scrupoloso lavoro in vigna e poi in cantina per portare a compimento l’ambizioso progetto.

Un sogno al quale l’enologo si è dedicato con grande passione e cura e che nel 2006 ha portato alla luce le prime bottiglie di La Pineta, 100% Pinot nero, e di Campanaio, 50% Cabernet Sauvignon e 50% Merlot, due rossi di grande personalità, per esaltare al massimo le caratteristiche peculiari dei vitigni che li compongono, senza oscurare i lati positivi del terroir di questo meraviglioso angolo di terra toscana.

Due grandi vini resi ancora più unici e preziosi grazie alle originali etichette realizzate in esclusiva per Podere Monastero dallo scultore tedesco di fama internazionale Konrad Winzer, in virtù di una lunga e sincera amicizia che lo lega ad Alessandro Cellai, che ha disegnato anche la speciale etichetta commemorativa dell’annata 2015. A distanza di dieci anni, e dopo numerosi riconoscimenti e premi, la sfida di Cellai può dichiararsi vinta brillantemente.

Oggi La Pineta e Campanaio sono due vini rinomati a livello internazionale, riconosciuti da addetti ai lavori e testate di caratura mondiale, con una produzione centellinata ma significativa ed una distribuzione che copre 20 paesi in tutto il globo (tra gli altri Australia, Brasile, Cina, Russia e Usa), comprese le cantine dei più prestigiosi ristoranti stellati d’Italia e all’estero.

“Sono davvero felice e orgoglioso di aver raggiunto questo traguardo – dichiara Alessandro Cellai – per il quale mi sento in dovere di esprimere profonda gratitudine a tutte le persone che mi hanno dato coraggio e mi hanno supportato nei momenti nei quali sembrava un miraggio raggiungere le 10 vendemmie”.

Annata dopo annata, sorso dopo sorso, un emozionante viaggio attraverso la storia di questa piccola ma già grande eccellenza dell’enologia italiana.

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