Cuore e passione di donna, in ogni gesto, dalla scelta del singolo acino alla creazione di vini che hanno conquistato la critica internazionale. Lei è Cinzia Merli e la sua azienda, Le Macchiole, è il battito di una passione che dura almeno 20 anni, quelli che ha compiuto la sua creatura preferita: il Paleo Rosso, a cui l’azienda ha dedicato un vero e proprio club (www.paleorosso.it).
Le Macchiole è una delle prime aziende nate a Bolgheri, nella Costa degli Etruschi, circa 100 chilometri a sud di Firenze e a soli 5 chilometri dal mare. Borgo medievale amato dal Carducci che, in “Davanti San Guido”, ne canta il viale di cipressi “in duplice filar”, Bolgheri è oggi uno dei più famosi territori vitivinicoli italiani e lo è divenuto grazie al lavoro degli uomini e delle donne che lo hanno reso sempre più importante, vendemmia dopo vendemmia. Uno di questi volti è quello di Cinzia Merli.
“Io e mio marito Eugenio siamo partiti con mezzi quasi inesistenti abbandonando l’attività di commercianti dei suoi genitori per acquistare pochi ettari di terreno e impiantare la vigna – racconta Cinzia– . Ha così preso forma un progetto che ancora è in divenire. Credo che oggi Bolgheri sia all’inizio della sua storia. Ha appena compreso le potenzialità dell’area e quali vitigni si esprimono meglio. C’è ancora molto da fare”.
La storia de Le Macchiole è la storia di vini dall’eleganza sobria che nascono dal rispetto dell’ambiente e dai legami con il territorio. Legami che sono essi stessi storie, come quelle che l’azienda ha celebrato nella mostra che ha fatto il giro del mondo e che ha raccolto venti ritratti catturati dall’obiettivo di Maurizio Gjivovich. Tra i protagonisti di quell’esposizione piccoli gesti della quotidianità: Domenico Angelucci – parrucchiere a Cecina – alle prese con le forbici su una chioma di quercia. Luciano Zazzeri, rinomato chef de La Pineta di Bibbona, mostra cosa significa avere un ristorante in spiaggia.
Le Macchiole è tutto questo ed è soprattutto anche la storia di donne che collaborano fianco a fianco per costruire un’azienda di successo. Alla minuziosità dello sguardo femminile, Cinzia ha affidato un compito importante, quello della doppia selezione dei grappoli e dei singoli acini: un’operazione che ogni anno viene eseguita dal team di sei donne che operano al tavolo di cernita e che fa seguito alla raccolta manuale in vendemmia.
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