Guida Vini Buoni d’Italia assegna alla cantina piemontese il premio Ecofriendly 2014
Torraccia del Piantavigna conquista il premio Ecofriendly, istituito dalla Guida Vini Buoni d’Italia e promosso in collaborazione con Verallia-Saint Gobain. Un riconoscimento importante che premia le aziende che dimostrano una forte attenzione all’ambiente e una marcata sensibilità alle tematiche della sostenibilità, del risparmio energetico e della produzione a basso impatto ambientale.
L’ecosostenibilità è un concetto che fa parte da sempre della politica aziendale dell’azienda: già nella progettazione della cantina si è optato per l’utilizzo di materiali naturali optando, invece che per una pavimentazione in cemento, per sabbie e ghiaie che mantengano l’umidità costante. Un sistema di ventilazione delle pareti, che consente di rinfrescare o riscaldare la cantina senza sprechi energetici. Infine, per il rivestimento in legno sono state utilizzate le doghe dei tini troncoconici dismessi, che aggiungono fascino – oltre che un aroma particolare – all’ambiente.
In vigneto, invece, è applicata una viticoltura ecocompatibile, rispettosa dell’ambiente e di chi ci lavora. Studiare l’andamento climatico e rendere tempestivi gli interventi consente infatti di minimizzare l’utilizzo di pesticidi e anticrittogamici, tutelando così la salute dell’ambiente, della vite e anche di chi ci lavora, aspetto che spesso viene sottovalutato. Inoltre la cantina sostiene il progetto Impatto Zero, che prevede la salvaguardia e il potenziamento delle zone boschive come fonte di smaltimento dell’anidride carbonica. A questo si aggiungono le prove sperimentali per l’utilizzo dei sarmenti e dei residui delle operazioni colturali per la produzione di energia, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano.
E’ stato anche messo a punto un sistema che consente di utilizzare ogni parte del grappolo, ottimizzando così il recupero energetico e minimizzando gli sprechi. Dopo la pigiatura e la fermentazione, le vinacce, ancora fresche e ricche di mosto, vengono destinate alla distillazione per la produzione di grappe monovitigno o selezioni delle grandi d.o.c.g. Ghemme e Gattinara. Le vinacce esauste vengono poi utilizzate per la produzione di pellet destinati al riscaldamento domestico.
Oltre alle sperimentazioni per la produzione di biogas dalle vinacce, è allo studio un sistema di spremitura a freddo dei vinaccioli, dai quali si otterrà l’olio di vinacciolo che unisce un alto contenuto di acido linoleico ad una grande ricchezza di antiossidanti e vitamine.
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