Il mondo del Prosecco incontra gli Europarlamentari dell’Intergruppo Vini per evidenziare la necessità di tutelare il nome Prosecco nel mondo.
Far conoscere il territorio ed il patrimonio enologico delle denominazioni del Prosecco dimostrando come esso rappresenti un motivo di orgoglio per l’Italia. É questo l’obiettivo che ha permesso l’organizzazione dell’incontro con l’Intergruppo Vini del Parlamento Europeo, composto dalle europarlamentari Astrid Lulling, On.Christa Klass, On.Agnès Le Brun, promosso dall’On. Giancarlo Scottà e da il Consorzio di tutela della Docg Asolo Prosecco Superiore, il Consorzio di tutela della Docg Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore e il Consorzio di tutela della Doc Prosecco.
Momento centrale della visita è stata la conferenza tenutasi a Treviso sabato 13 luglio dove sono intervenuti tutti i soggetti coinvolti e dove si è discusso del tema della tutela. L’incontro è stato incentrato su tre principali aspetti che devono necessariamente caratterizzare la tutela del Prosecco e delle sue denominazioni. Ad aprire i lavori è stato l’On. Giancarlo Scottà, che ha evidenziato come sia fondamentale fare conoscere in prima persona il territorio e l’identità del prodotto a chi ci rappresenta in Europa. Solo così, infatti, l’Intergruppo Vino ha la possibilità di comprendere appieno le istanze presentate dai produttori ed evidenziate proprio in occasione dell’incontro. Ad aprire gli interventi tecnici è stato Innocente Nardi, presidente del Consorzio Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, che ha affrontato la tematica della tutela verso i Paesi Terzi.
E’ seguito l’intervento del Presidente del Consorzio di tutela della Docg Asolo Prosecco Superiore Armando Serena, che ha evidenziato la straordinarietà del lavoro fatto finora. “La riorganizzazione del mondo Prosecco, avvenuta nel 2009, rappresenta un risultato importante, reso possibile grazie alla collaborazione di tutti gli attori produttivi della filiera.” E’ poi intervenuto il Presidente del Consorzio Tutela Prosecco Doc Stefano Zanette che ha affrontato il problema della tutela a livello comunitario. “Con il successo del Prosecco ottenuto in questi anni era necessario arginare e ridisegnare l’intera area di produzione, a tutela del consumatore e degli stessi produttori.”
A concludere l’incontro è stata l’On. Astrid Lulling, Presidente dell’Intergruppo Vino presso il Parlamento Europeo, che ha anzitutto evidenziato l’importanza del Trattato di Lisbona che ha inserito il principio di codecisione attraverso il quale nulla può accadere all’interno della Pac senza l’assenso del Parlamento Europeo. Tale principio permette ai territori di mettere in evidenza i problemi al momento di ogni decisione della Commissione Europea, permettendo al Parlamento di affrontare ed eventualmente bloccare questioni come ad esempio la liberalizzazione dei diritti di impianto.
Riguardo la tematica della tutela delle denominazioni di origine, questa va affrontata in modo unitario a livello europeo. In questo modo si possono ottenere risultati di maggior rilievo come ad esempio nei confronti degli Stati Uniti. Con questi ultimi sono stati avviati negoziati che hanno portato recentemente al riconoscimento del nome Prosecco come proprietà intellettuale dell’Italia. L’On.Lulling ha concluso poi il suo intervento, evidenziando come l’intento dell’Intergruppo Vino sia quello di dare soluzioni europee per la viticoltura europea. Il Parlamento Europeo dovrebbe quindi essere visto da tutti i produttori e le organizzazioni dei paesi membri, come un alleato e la visita di questi giorni è di fondamentale importanza proprio per questo motivo.












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