La Grappa Barricata di Gewürztraminer Pisoni è realizzata convinacce di uve trentine di Traminer.
L’uva di Traminerdella Valle dei Laghi è particolarmente aromatica perché matura sotto i venti freddi che scendono dalle Dolomiti. La Valle dei Laghi ha dato i natali alla Distilleria Pisoni, quasi 170 anni fa ormai. Dopo la distillazione negli storici alambicchi in rame, il prodotto viene lasciato invecchiare per l’affinamento (circa 3 anni ) in barrique di rovere francese di media tostatura, in parte nuove e in parte già utilizzate per ospitare vino bianco. Questa combinazione dona ricchezza e complessità al prodotto che s’arricchisce di ulteriori sentori, dando vita ad un distillato nel quale le note vanigliate e legnose bene s’integrano con il profumo coinvolgente ed il sapore raffinato e floreale di questa grappa aromatica. Insignita del prestigioso Tridente dall’Istituto di Tutela Grappa del Trentino rappresenta una delle grappe della linea Barricate Pisoni insieme alla grappa Barricata diMoscato, d’Amarone, di Teroldego, alla Barricata Schweizer, alla Barricata Stravecchia e infine alla Grappa Clessidra (invecchiata 10 anni).
Con un grado alcolico del 45% vol. la grappa Barricata diGewürztraminer risulta al palato morbida e vellutata con avvolgenti note di vaniglia, frutta secca e miele. Il prestigioso Tridente dimostra l’eccellenza del prodotto derivante dalle vinacce esclusivamente trentine e dell’accurato lavoro svolto dal distillatore nelle varie fasi di produzione. La Grappa è un prodotto unico al mondo e l’operazione di distillazione è una vera e propria arte.
Sin dalla seconda metà dell’800, anno in cui è iniziata la produzione, tradizione vuole che in Pisoni si utilizzino solo le migliori vinacce trentine quando, ancora freschissime, arrivano alla distilleria pronte per essere lavorate e diventare Grappa Pisoni. “La combinazione tra sperimentazione ed esperienza tramandata di padre in figlio è la chiave per il progresso di questa arte in quanto non ci sono scuole nelle quali poter imparare a distillare”, afferma il mastro-distillatore Giuliano Pisoni. I piccoli alambicchi inramedi fine Ottocento alimentati col fuoco a legna, sono stati sostituiti dall’attuale impianto alimentato a vapore del quale,ancor oggi,sono attive e funzionanti le caldaie a bagnomaria con splendide colonne in rame. L’artefice dell’evoluzione è stato il mastro-ramaio trentino Tullio Zadra che introdusse il metodo della distillazione a bagnomaria con colonne di rettifica a piatti. Questi alambicchi restano tra i pochi esemplari con questo marchio ancora presenti nel Trentino.
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